Ultima settimana, nuovo equipaggio e nuovo obiettivo: Malaga – Gibilterra e ritorno a Velez per consegnare la barca al prossimo skipper.
Si parte per la terza e ultima settimana di vela d’altura
Sabato mattina 10 ottobre 2015, Oliver sbarca per prendere l’aereo mentre Alberto rimane ancora un pô in barca in attesa di prendere l’aereo nel pomeriggio. Mi da una mano a sistemare la barca e nel primo pomeriggio arrivano Sergio e Danila, il mio nuovo equipaggio della terza settimana. Poco dopo Alberto prende il taxi per andare all’aereoporto, mentre con il nuovo equipaggio ci incamminiamo verso la zona del porto con ristoranti e negozi. Dapprima facciamo la cambusa ed una volta sistemata la barca usciamo per passare una piacevole serata nei locali del porto.
Domenica 11 ottobre 2015, alle 9.30 molliamo gli ormeggi e ci dirigiamo verso Puerto Banús: non c’è vento e la navigazione la facciamo tutta a motore, arrivando alle 15.30 a destinazione. Dobbiamo ormeggiare al pontile della stazione del carburante per aspettare l’apertura della capitaneria. Rispetto alla costa est della Spagna (quella bagnata dal mar delle Baleari), dove le capitanerie erano aperte 24 ore su 24, al sud le capitanerie e i distributori di benzina hanno degli orari ben precisi d’apertura. Se il giorno successivo si deve partire presto, verificare di avere il carburante necessario per la tappa oppure fare il pieno già alla sera.
Puerto Banús è un villaggio turistico di lusso ed è la meta del jet-set per eccellenza in Spagna, con le sue boutique di stilisti di fama mondiale, il suo casinò, gli ottimi centri commerciali, bar e ristoranti eleganti, i moderni locali notturni, i fantastici stabilimenti balneari e l’esclusivo porto pieno di stupende barche e yatch. Lungo la strada del marina è un continuo via vai di auto di lusso, come McLaren, Lamborghini, etc…
Tappa Malaga – Puerto Banús: 32 NM
Lunedi 12 ottobre 2015, verso le 9.45, partiamo in direzione di Gibilterra.
Il nostro obiettivo a Gibiliterra è quello di ottenere il Port Clearance, in modo tale da dimostrare che siamo usciti dallo spazio doganale EU. Durante la navigazione contattiamo un’agenzia che si occupa di questa pratica, la quale a sua volta ci mette in contatto con un loro agente di Gibilterra che ci invia tramite email i documenti da compilare.
La navigazione è a motore e lenta, abbiamo a nostro sfavore la corrente proveniente dallo stretto. Verso le 17.00 entriamo al Marina Bay ed iniziamo a compilare i documenti. Le operazioni per il port clearance procedono anche il giorno dopo, senza che noi dobbiamo preoccuparcene. Nel frattempo noi scopriamo un pò Gibilterra. Nel nostro caso siamo entrati al Marina Bay perché è su territorio di Gibilterra, ma per un navigatore che non ha bisogno di fare il port clearance, può andare al porto “La Linea” dove costa molto meno.
Gibilterra è qualcosa di particolare, è tutto “finto”, costruito dal niente e pensato al turismo e al business. Sicuramente ne abbiamo approffittato per fare delle belle cene con del buon vino, visto che i prezzi erano bassi, ma secondo me è un luogo dove ci si ferma al massimo 3-4 giorni. Abbiamo anche provato ad andare su alla Rocca di Gibilterra, per ammirare dall’alto lo stretto di Gibiliterra, ma i tassisti volevano propinarci un giro turistico di diverse ore con svariate visite e quindi abbiamo desistito.
Tappa Puerto Banús – Gibiliterra: 34 NM
Mercoledi mattina 14 ottobre 2015, l’agente ci conferma che possiamo lasciare Gibilterra e alle 9.30 molliamo gli ormeggi, destinazione Puerto Estepona. Mentre usciamo, l’agente ci invita a chiamare la capitaneria di Gibilterra sul canale VHF 12, annunciando la nostra partenza e ricordando che abbiamo richiesto il Port Clearance. Ci chiedono ancora conferma sulla destinazione che avevamo scritto nei documenti e ci comunicano che riceveremo una copia del documento via mail intorno all’ora di arrivo prevista.
La navigazione procede senza vele, non c’è vento… Alle 14.30 entriamo a Puerto Estepona e una volta ormeggiati ricevo il documento via e-mail. Vado subito a fare una doccia e mentre sono via arriva la polizia a fare un controllo a bordo. Non ho capito se volevano verificare che fossimo arrivati nella destinazione annunciata oppure se fosse un controllo di routine…
Attenzione che il marina di Estepona, pur essendo un buon porto, non ha il carburante !
Tappa Gibiliterra – Puerto Estepona: 25 NM
Giovedi 15 ottobre 2015, si parte verso Benalmadena. Come fatto finora, il tragitto avviene a motore. Isso la randa giusto per far vedere all’equipaggio com’è fatta, ma non c’è vento. Alle 15.00 entriamo a Benalmadena. Il porto ha una forma un pò particolare e tutto intorno è pieno di negozi e ristoranti per turisti.
Tappa Puerto Estepona – Benalmadena: 32 NM
Venerdi 16 ottobre 2015, ultimo giorno, destinazione Caleta de Velez. Intorno alle 14.30 entriamo al porto, ma la capitaneria è chiusa. Ormeggiamo alla stazione del carburante e aspettiamo l’apertura dell’ufficio per ricevere il posto barca. Il porto è prevalentemente pensato per i pescatori locali, ma hanno comunque qualche posto barca a disposizione per le barche in transito.
Tappa Benalmadena – Caleta de Velez: 23 NM
Termina cosi questa esperienza di vela d’altura come skipper, portandomi a casa 936 miglia nautiche fatte in 3 settimane. Devo ammettere che dopo aver passato questo tempo in barca, la voglia di continuare era alta !