Grazie all’inverter è possibile utilizzare gli elettrodomestici anche quando non siamo in banchina. Ecco alcune considerazioni per la scelta dell’inverter idoneo.
Inverter, cosa è?
Il principio di funzionamento di un inverter è molto semplice: sfruttando i 12 V della batteria dei servizi di un’imbarcazione (o altro veicolo), converte e fornisce in uscita una corrente alternata a 230V con una forma d’onda sinusoidale a 50Hz. Per intenderci, come quella che troviamo in casa per alimentare i nostri elettrodomestici. L’inverter ci permette così di utilizzare i nostri amati apparecchi anche quando non siamo collegati in banchina.
Sfogliando però i cataloghi degli inverter, ci accorgiamo subito che i prezzi spaziano da poche decine di Euro fino ad arrivare a raggiungere prezzi importanti. Ma cos’è che fa questa differenza di prezzo ?
Tipo di inverter: onda sinusoidale o modificata
L’onda prodotta in uscita dall’inverter può essere sinusoidale (pura) o modificata (per modificata troviamo quella di tipo pseudosinusoidale o quadra).
La forma d’onda sinusoidale pura è praticamente uguale a quella della rete elettrica domestica e in alcuni casi pure di qualità superiore.
È particolarmente necessario utilizzare un inverter con onda sinusoidale pura per alimentare utensili come il trapano o la mola e apparecchi domestici con motori. Se si collega uno di questi apparecchi ad un inverter con onda sinusoidale modificata potrebbe danneggiarsi, avere malfunzionamenti o provocare anche incendi.
Il secondo stadio degli inverter che producono un’onda sinusoidale pura è molto complesso, da qui il prezzo maggiore rispetto agli altri tipi che vediamo di seguito.
Gli inverter che producono un’onda pseudosinusoidale, ovvero con un’onda a gradini, potrebbero andar bene per alcuni apparecchi che hanno un alimentatore di tipo “switching” come i computer, l’elettronica di consumo come tv e dvd e caricabatteria. Ma questo è vero fino ad un certo punto, perché alcune frequenze spurie potrebbero passare ugualmente per effetto elettromagnetico o tramite perdite d’isolamento, provocando comunque problemi agli apparecchi alimentati. Sarebbero da evitare e comunque non devono essere utilizzati per alimentare apparecchi con motore.
Gli inverter con la forma d’onda quadra sono i più economici e sono da evitare assolutamente.
La potenza dell’inverter
C’è poi un altro aspetto da guardare: la potenza dell’inverter, espressa in Watt.
È necessario verificare quanto consumano le nostre utenze che andremo a collegare all’inverter, in modo tale da scegliere il modello che eroga i Watt sufficienti in uscita. Questo andrà scelto con una potenza leggermente superiore a quella prevista dai nostri apparecchi. Nel caso si volesse collegare utensili o elettrodomestici con motore, è da tenere presente che normalmente in fase di avviamento, questi apparecchi hanno un assorbimento notevole. Per coprire questa fase di spunto, è necessario scegliere il nostro inverter con una potenza doppia o tripla rispetto alla potenza nominale dell’apparecchio collegato.
Una tabella indicativa della potenza degli apparecchi
150W radio , lettori mp3, piccoli caricabatterie,…
300W computer, tv di piccole medie dimensioni, …
1000W asciugacapelli, piccoli elettrodomestici, …
2000W forni a microonde, frigoriferi , utensili come smerigliatrici e trapani, frullatori, macchine del caffè espresso
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