Cabrera
In un colpo d’occhio |
Coordinate: 39°08.972’N, 2°55.717’E
Telefono: 971 656 282 Posti barca: 50 posti ai gavitelli Protezione onde e vento: tutte le direzioni Orario d’accesso: si ha diritto al gavitello a partire dalle 18.00 fino alle 17.00 del giorno dopo. Costo: € 28,40 per un 41 piedi a giugno 2017 Limiti e divieti: non è possibile avvicinarsi ne tantomeno accedere alla baia dei gavitelli senza riservazione. In tutto l’arcipelago vige il divieto assoluto di fermarsi alla fonda. |
Descrizione
Parlando di Baleari si pensa subito a Mallorca, Minorca, Ibiza e Formentera, ma c’è un’isola ai più sconosciuta che merita di essere visitata: Cabrera. È una piccola isola dell’arcipelago delle Baleari e a sua volta è la principale del sottoarcipelago di Cabrera composto da 19 isolotti.
Si trova a sud dell’Isola di Maiorca; destinata fin dal 1916 a zona militare, è stata per questo risparmiata dallo sfruttamento turistico e di conseguenza ha permesso la conservazione di un ecosistema che l’ha resa parte del Parco nazionale marittimo-terrestre dell’arcipelago di Cabrera a partire dal 1991. L’isola appartiene al quartiere di Santa Catalina di Palma di Maiorca e il nome Cabrera deriverebbe dalle capre che abitavano l’isola.
Esistono prove che Cabrera e gli isolotti accanto furono visitati dai popoli che navigavano il Mediterraneo fin dall’antichità: fenici, cartaginesi, romani e bizantini.
Racconta una leggenda che Annibale nacque a Sa Coniera, una delle piccole isole accanto a Cabrera.
Tra il XIII e il XIV secolo, l’isola e il suo porto naturale furono utilizzati come base dai pirati berberi per gli attacchi alle coste maiorchine. Per questo motivo fu costruito un castello all’entrata del porto. Da allora questo avamposto evitò che da lì partissero ulteriori razzie verso le acque prospicienti Maiorca.
Nel 1808 l’isola divenne luogo di detenzione per i soldati francesi, fatti prigionieri dopo la sconfitta nella battaglia di Bailén.
La flora e la fauna
Tra le varie piante, dall’ultimo censimento risultano 516 tipologie differenti. Al di là della flora tipica del mediterraneo, tipo ginepro e rosmarino, ci sono importanti endemismi balearici (astragalo delle Baleari, iperico balearico…) e di Cabrera (Rubia balearica caespitosa).
Importante come sempre la Posidonia Oceanica: presente in grande quantità è fondamentale regolatore dell’ambiente mediterraneo oltre ad essere un bioindicatore del suo stato.
Passando alla fauna, si contano oltre 130 tipi di uccelli, pochissimi mammiferi tra cui i conigli selvatici, topi, ricci e gatti, oltre a sei specie di pipistrelli.
Caratteristiche e simbolo dell’isola sono les sargantanes, tipici delle Baleari i gechi locali esistono in una esclusiva e unicamente autoctona variante blu.
Tra i grandi animali marini vi sono le tartarughe, i delfini e i capodogli. Non si hanno invece più notizie della foca monaca.
Pesci, molluschi e spugne sono abbondanti e tra i più vari del Mediterraneo.
Il sito del parco nazionale di Cabrera
Come si arriva
Cabrera dista circa 12 miglia nautiche da La Rapita, un ottimo porticiolo da prendere in considerazione come tappa precedente qualora si dovesse arrivare in barca a vela. L’isola è chiaramente accessibile solo via mare, prefeferibilmente con la propria imbarcazione oppure in alternativa con la Golondrina, una grande barca turistica tipica delle Baleari. Le partenze avvengono da Colonia di Sant Jordi e Porto Petro.
Se si desidera passare la notte a Cabrera è necessario riservare online una delle 50 boe in quanto vige il divieto assoluto di tirare l’ancora a tutela del fondo marino. Anche se si desidera girare l’isola è necessaria un’autorizzazione. Sull’isola è possibile sbarcare unicamente al pontile, dove ci si deve annunciare alle guide che potranno organizzare un trekking. Sull’isola è possibile visitare il parco naturale marittimo, il museo e il castello/ prigione.
Fonte: Wikipedia, altri (internet)
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