Di punti d’analizzare prima d’iniziare questo progetto ve ne sono tanti, uno di questi è il tempo necessario per realizzarlo. In questo articolo cerco di stimare le ore in base alla documentazione che ho raccolto negli ultimi mesi, anche per capire se è fattibile. Se dovessi decidere d’acquistare i piani, avrò poi modo di affinare la pianificazione.
La costruzione in alluminio è senza dubbio più veloce rispetto ad una costruzione in compensato marino e resina epossidica.
Si, perché una volta che una lamiera di alluminio è saldata, a parte la smerigliatura del cordone di saldatura, c’è ben poco da fare e non necessita ulteriori lavorazioni o attese. Lavorare con la resina implica che ogni volta si deve attendere l’essicazione e per quanto riguarda lo scafo è necessario carteggiarlo per lisciare la superificie: a parole sembra un operazione facile, ma leggendo i vari blog di diversi costruttori, questi passaggi di carteggiatura erano un vero inferno !
Il metodo di costruzione e la struttura multi-chine di questo scafo è molto simile a quella del Van De Stadt 34.
Van De Stadt indica sul suo sito che sono necessarie un paio di settimane di lavoro per realizzare lo scafo nudo, senza chiaramente i vari dettagli. Si tratta probabilmente di un riferimento pensato ad un cantiere che lavora a tempo pieno e con gente pratica a saldare.
Comunque, mettiamo 2 settimane a tempo pieno (10 ore al giorno, stiamo larghi) utilizzando 2 persone (anche se normalmente i tempi li calcolano per 1 uomo), vuol dire che con 300 ore lo scafo è realizzato. Mettiamo la mia inesperienza iniziale nel saldare, mettiamo anche che decida di tagliare io le lamiere con il plasma invece di farle tagliare da un’officina attrezzata (dovrò farmi fare un’offerta per vedere se mi conviene), saranno grosso modo 500 ore di lavoro (siamo ad una stima molto larga a questo punto). Ora devo stabilire quanto tempo libero intendo dedicare alla settimana: cerco di fare una stima nei peggiori dei casi, ovvero 4 ore x 3 sere in settimana più il sabato completo di 10 ore di lavoro, arrivo a fare 22 ore di lavoro. Abbassiamo, facciamo 20 ore per settimana, vuol dire che lo scafo lo realizzerei in 25 settimane. Se guardiamo in mesi, arrotondiamo al rialzo, sono 8-9 mesi di lavoro: in fondo qualche week end di vela o di svago me lo voglio ancora concedere!
Durante la costruzione dello scafo, prima che venga chiuso, è da prevedere l’installazione del motore in modo tale da poter lavorare bene. Aggiungerei 1 mese di tempo tra l’organizzare il lavoro ed effettuarlo (rimango largo con la stima).
Per la realizzazione delle chiglie al momento è ancora un po’ un incognita: c’è a disposizione il file per la fresatura dei 2 bulbi, quindi potrei pensare di ordinarli già fatti per evitarmi lo sbattimento di farmele io (l’idea di lavorare il piombo fuso mi fa star male). Comunque, stiamo larghi, calcoliamo 3 mesi.
Secondo i calcoli fatti finora, lo scafo dovrebbe essere pronto in 15 mesi.
Leggendo diversi blog di costruttori, tutti concordano che a questo punto il 35-40% del lavoro è stato realizzato.
Quindi, senza entrare troppo nei dettagli calcolerei altri 22-28 mesi per terminare gli interni, l’impianto elettrico, l’attrezzatura in coperta e la preparazione per la messa in acqua.
Arriviamo ad un totale di 3 anni e 7 mesi di lavoro (ca. 3700 ore) calcolati in modo molto abbondante per avere la barca pronta da mettere in acqua (nel lago) ed iniziare ad utilizzarla.
La partenza sul mare è fissata tra 7-10 anni a partire dal 2013.
Questo significa che potrò prepararla ed equipaggiarla al meglio durante i 3-6 anni di attesa sul lago.
In una cosa devo essere cosciente: questa barca, nel lago, non avrà chissà quali prestazioni visto il suo peso.
Come paragone, su questo sito è visibile l’avanzamento della costruzione di un “Chatam 43 Extrem” (stiamo comunque parlando di 10 piedi in più come dimensione), durata quasi 4 anni lavorando per i primi 2 anni a 20 ore alla settimana, mentre nel periodo seguente sono state investite meno ore settimanali.
Alcune considerazioni in merito all’autocostruzione:
- Da tenere presente che non è un modo per economizzare sull’acquisto di una barca, ma permette piuttosto di avere una barca che risponde meglio ai propri requisiti di navigazione, qual’ora si cercassero qualità particolari non riscontrabili nelle barche di serie. Altro aspetto importante è la possibilità di selezionare materiale di qualità, cosa che non accade sempre nelle barche costruite in serie, dove i cantieri tendono a contenere i costi. Sicuramente si risparmierà sulla manodopera e qualcosa sul materiale, ma se si dovesse calcolare il proprio tempo, si potrebbe dire che sull’intera opera si riesce a risparmiare un 25% rispetto ad una barca acquistata in un cantiere.
- È necessario tanto tempo libero, una media di 1000 ore di lavoro all’anno, altrimenti la sua realizzazione diverrebbe troppo lunga e verrebbe probabilmente abbandonata.
- È necessario calcolare e avere il budget a disposizione. Sarebbe frustrante arrivare a 3/4 del progetto e doverlo interrompere in quanto mancano i soldi.
- Disporre di tanta energia e motivazione, perché durante questo periodo vorrebbe dire fare due lavori in una giornata (quello professionale e la costruzione della barca).
- È necessario avere la famiglia (moglie, compagna, figli,…) che ti sostiene. Se non c’è questo appoggio, le conseguenze sono immaginabili.
- Altro punto, l’equilibrio emotivo. Durante la costruzione s’incontreranno difficoltà da superare, ci saranno alti e bassi ed è necessario riuscire a superarli da solo, senza dover ricorrere al sostegno di altre persone.