Ho potuto scambiare qualche email con l’architetto François Lucas, il quale mi ha inviato le prime informazioni per farmi un’idea del budget necessario alla realizzazione di questo modello.
Da ricerche effettuate in rete, mi sembra di capire che Lucas progetta principalmente barche a vela su commissione per i cantieri. Il Mercator 105 era stato progettato inizialmente da Jean-Claude Michaud ed era prodotto da mercator-aluyachts.com, un cantiere presente in Francia. Poi Lucas François ha ricevuto il mandato di rivedere alcune migliorie, da qui nacque il Mercator 105.2. Nel frattempo, il cantiere Mercator spostò la produzione in Marocco. La pessima qualità di lavorazione e l’inadempienza delle principali regole di costruzione e sicurezza ha portato al fallimento del cantiere.
Un articolo uscito sulla rivista “Loisirs Nautiques” che parla del primo Mercator 105 realizzato dai disegni di Jean-Claude Michaud, scaricabile da qui. L’armatore è Marc Perrussel, il quale ha acquistato lo scafo nudo e poi ha completato da solo la barca. Il suo blog si trova all’indirizzo volumondu.over-blog.com.
Riporto ancora i punti interessanti di questa barca visti nell’articolo precedente:
- lunghezza di 10,5 metri, una misura perfetta per la conduzione in solitaria
- scotta randa a fine boma e trasto vicino al timone a barra e quindi a portata di mano
- winch del genoa vicino al timone a barra
- chiusura a 45° del tambuccio, configurazione che permette di realizzarlo eventualmente a tenuta stagna
- doppia chiglia
- costruzione solida con lamiera in alluminio da 8 mm
- carico massimo di 2000 kg, permette quindi di preparare la barca per la lunga permanenza a bordo
- serbatoio dell’acqua da 400 litri, mentre quello del carburante da 350 litri -> lunga autonomia
- gestione del genoa e della trinchetta senza dover andare a prua grazie all’armatura a cutter
- 2 cabine doppie + 2 posti in dinette (che potrei pensare di ridurre e creare più spazio)
- imbarcazione dalle discrete qualità anche con venti deboli
- rollbar per l’installazione di pannelli solari, antenne, gps, generatore eolico
Contro:
- chiaramente è una barca per le andature portanti, l’angolo di bolina va fino a 40-45° (rilevati sul Mercator versione 1). Dovrebbero essere un po migliori nella versione 2.
La scheda tecnica (in francese)
Le Mercator 105.2 est un croiseur compact conçu pour le grand voyage.
Alu épais pour la coque, lest en fonte: c’est du tout terrain, de l’éprouvé, fruit d’une longue expérience. Par contre on notera que le pont est en alu léger pour réduire le poids dans les hauts et on appréciera le travail sur les carènes et les appendices: les performances ne sont pas oubliées.
Large pour engranger de la puissance dès que l’on débride les écoutes tout en ayant un tirant d’eau très modéré, ce biquille compact a une voilure généreuse et des quilles effilées.
La répartition des poids est soignée: réservoirs fuel et eau sous le plancher, moteur au niveau du centre de gravité du bateau. Les mouvements dans le clapot seront donc doux. Les quilles ont l’angle idéal par rapport aux lignes d’eau à la gîte pour les performances au près. Le gréement de côtre est la solution idéale pour un voilier de voyage: on manœuvre le génois et la trinquette (sur enrouleur) sans avoir à aller sur l’avant et la prise de ris est facilitée par la grand-voile entièrement lattée. Le reaching avec les 3 voiles établies est son allure favorite.
L’arceau arrière permet les manipulation d’annexe et reçoit les équipements commes le radar, l’éolienne et les panneaux solaires. Son volume intérieur donne l’impression qu’on est dans un voilier d’un mètre de plus. Il a un roof panoramique permettant de faire la navigation et la cuisine avec vue à 360°. Il a de grand coffres arrière sous le cockpit Sa capacité de charge est de 2 tonnes pour la navigation au long cours.
Le Mercator 105.2 est un voilier conçu pour vivre longtemps à bord et pour durer.
LOA 10.50 m
LWL 10.20 m
BOA 3.95 m
Tirant d’eau – Draft 1.47m
Déplacement lège – Light displacement 6700 kg
Déplacement en charge – Displ loaded 8700 kg
Lest – Ballast 1950 kg
Surface de voilure – Sail area (main + jib) 74m2
I 14,45 m
J 4,41 m
P 13,11 m
E 4,54 m
GV – Mainsail 32 m2
Génois Genoa 42 m2
Trinquette – Staysail 13,50 m2
Spinnaker: 100 m2
RESERVOIR EAU – Water tank: 400 l
RESERVOIR FUEL –Fuel tank: 350 l
Poids d’aluminium (5083 ou 5086) coque nue – Bare hull Aluminium weight: 2700 kg
Motorisation – Engine: 40 cv
CATEGORIE CE – CE Category: A
L’alluminio necessario per il progetto
Per calcolare il budget, Lucas mi ha indicato più o meno come sono suddivisi i pesi secondo gli spessori delle lamiere di alluminio. Conoscendo il peso specifico dell’alluminio 5083 (2,66 Kg/dm3) e sapendo che la dimensione delle lamiere sono di 6×2 metri, ho potuto allestire una lista dell’alluminio che mi permetterà di richiedere delle offerte.
Queste sono le informazioni che mi ha fornito l’architetto:
Lamiera 4mm: 590 kg
Lamiera 5mm: 90 kg
Lamiera 6mm: 40 kg
Lamiera 8mm: 1730 kg
Lamiera 10 mm: 20 kg
Lamiera 12 mm: 10 kg
Lamiera 20 mm: 55 kg
Profili a T 30x30x3 e 40x40x4: 70 kg
Diversi tubi: 70 kg
Perno timone: 25 kg
Il prezzo dell’alluminio dovrebbe aggirarsi sui CHF 5.- al kg.
Il peso totale dello scafo è sui 2700 kg, ma si deve calcolare qualcosa in più che andrà a finire in scarti. Cosi a occhio e croce direi sui CHF 15’000 di alluminio.
A titolo indicativo, a suo tempo il cantiere Mercator era intervenuto su un forum informando che lo scafo nudo (comprensivo del lavoro) costava Euro 53’000.
Limiti per il trasporto su strada
Un’altro aspetto importante è quello di sapere se la barca è trasportabile da Arona a Genova – Varazze una volta terminata e a quale costo. Per farmi fare un’offerta, conosco la lunghezza di 10,5 metri, la larghezza di 3,95 metri ed il peso di 6,7 t, ma mi manca l’altezza dello scafo compreso le chiglie. L’altezza massima per il trasporto non può superare assolutamente i 4,20 metri.
Altezza scafo senza chiglie e timone: 2,95 m
Altezza scafo con chiglie e timone: 3,50 m
Altezza scafo con chiglie e timone e rollbar posteriore : 3,74 m
Il piano delle vele
Lucas inizialmente non mi ha fornito un piano delle vele, in quanto lo fornisce quando sono pagate le royalties. Su mia richiesta mi ha fornito un piano “provvisorio” per poter richiedere le offerte per l’albero, il boma, il sartiame e le vele.
Alcune immagini delle fasi di costruzione dello scafo
Lo scafo viene costruito sopra ad una base che fa anche da dima per il montaggio. In questo caso le dime sono state costruite in acciaio, ma da indicazione dell’architetto, sarebbe meglio farle in compensato (più facile da tagliare e meno caro). Per la realizzazione di queste dime-supporto vengono forniti i file DXF per il taglio con le macchine CNC. Questo metodo di costruzione, molto veloce, sembra praticamente lo stesso adottato da Van De Stadt, conosciuto anche con il nome “Quick Assembly Method“.
© Marc Perrussel
© Marc Perrussel
© Marc Perrussel
1 commento
ciao luca!
è un piacere trovare in rete (forse non è così difficile) qualcuno con cui si condivide lo stesso sogno. Mi interessa sapere se stai ancora cercando la barca “perfetta” e se hai trovato una soluzione. Io per fare un pò di esperienza a costi accessibili ho restaurato un vecchio Panettone, scafo alluminio 6.66m. Ovviamente sogno qualcosa di più confortevole…. se ti va di scambiare qualche chiacchiera scrivimi!